Far crescere un cucciolo di Labrador dalla linea da lavoro
I proprietari dei miei cuccioli ricorderanno quanto spesso ho sottolineato l’importanza di non iniziare troppo presto a far riportare il cucciolo: niente lanci di oggetti, niente rincorse, niente esercizi di riporto nelle prime fasi della crescita. Oggi sento la necessità di ribadire questo concetto, perché desidero accompagnarvi nel percorso di crescita del vostro cucciolo, affinché possa diventare un labrador equilibrato, attento, sereno e sicuro, come quelli che avete conosciuto qui da me.
Nel DNA del labrador da lavoro è scritto chiaramente a cosa è destinato: sa usare il naso, sa afferrare una preda, e —
se il rapporto tra lui e il suo conduttore è costruito correttamente — la consegnerà con fiducia e naturalezza. È un cane nato per collaborare con l’uomo. Tuttavia, prima di lavorare, deve crescere: non solo fisicamente, ma anche e soprattutto mentalmente.
Il cucciolo è naturalmente attratto da tutto ciò che si muove, che vola, che cade: per lui è tutto preda. Il suo istinto gli dice di inseguire. Ma chiediamoci: se a quattro o cinque mesi lo abituiamo a rincorrere qualsiasi oggetto lanciato, cosa avremo al nostro fianco quando compirà un anno? Avremo un cane costantemente sovraeccitato, incapace di mantenere l’attenzione su di noi, un cane che fatica a restare calmo e in silenzio, che si agita, che piange perché non sa gestire la frustrazione dell’attesa. E, a quel punto, inizierà un lungo lavoro per insegnargli la calma. Ma sarà un lavoro in salita, perché avremo passato mesi a fare l’esatto opposto.
Con i miei cuccioli, fin dai primi giorni, osservo una regola ferrea:
non si lancia nulla. E con "nulla", intendo proprio nulla. Fino ai 7–8 mesi d’età, non chiedo loro di inseguire una pallina né qualsiasi altro oggetto. So perfettamente che il riporto è già dentro di loro, è parte del loro patrimonio genetico. Non è necessario stimolarlo, anzi: anticipare troppo questo tipo di esercizi può causare uno stress inutile, e il cucciolo, per quanto volenteroso, non è ancora pronto mentalmente per affrontare certe richieste con equilibrio.
Un cucciolo deve prima di tutto essere un cucciolo. Deve fare esperienze, scoprire il mondo, prendere consapevolezza del proprio corpo e delle proprie capacità. Verso i sei mesi, inoltre, attraversa un momento delicato: il cambio dei denti. Ogni cane reagisce in modo diverso, ma è un periodo da vivere con attenzione e rispetto per i suoi tempi.
Fino ai 7–8 mesi mi concentro soprattutto su una cosa: la
tranquillità. Ecco cosa significa, in pratica: andiamo al lago e ci sediamo in silenzio, il cucciolo accanto a me, semplicemente a osservare. Vado a prendere un caffè al bar, e lui resta al mio fianco, tranquillo. Durante una passeggiata, ogni tanto ci fermiamo e stiamo lì, senza far nulla. Lo porto con me il più possibile, per fargli conoscere ambienti, persone, rumori diversi. Questo è il mio "addestramento" nei primi mesi. Niente frenesia, niente stimoli superflui. Solo calma, sicurezza, fiducia reciproca. E tanto sonno, perché anche riposare è fondamentale per la sua crescita.
Un piccolo consiglio: aspettate che il vostro cucciolo raggiunga la maturità sessuale prima di iniziare un addestramento strutturato. In quel momento, avviene un cambiamento importante, ed è il momento giusto per iniziare a costruire competenze. Non abbiate fretta. Nessuno vi corre dietro. Non temete di "perdere il treno" per l’addestramento. Al contrario: confermare la calma e l’equilibrio del cucciolo è un investimento prezioso. L’unica cosa che non dovrebbe mai mancare in questa fase è il lavoro sul
richiamo: sempre, ovunque.

Prima della consegna, osservo con attenzione ogni mio cucciolo, verifico come reagisce a un oggetto lanciato, ne studio le risposte. Vi assicuro: nessuno ha avuto difficoltà a prendere in bocca e portare un oggetto. Che sia una pallina, un peluche, un piccolo dummy o un’ala di selvatico, i nostri cuccioli hanno quell’innato
will to please, il desiderio di compiacere l’uomo. Anche questo è scritto nel loro DNA. Ma per farne dei compagni sereni, pronti per la vita quotidiana, lo sport o le competizioni, serve una crescita armoniosa, sia fisica che mentale.
Non fate crescere i vostri cuccioli in cani agitati e stressati. Fateli crescere in cani equilibrati, calmi, attenti a voi.
Un caro saluto a tutti, Tanja
Steadiness - un momento da condividere